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Israele e Marocco: dietro lo storico accordo c’è il sacrificio del popolo saharawi

Per la prima volta nella loro storia lo stato di Israele e quello del Marocco avvieranno relazioni diplomatiche complete. A darne l’annuncio è stato Donald Trump, artefice dell’avvicinamento tra i due stati. L’accordo tra le due nazioni consegna al re del Marocco, Mohammed VI un premio a lungo richiesto: il riconoscimento di Washington della sovranità marocchina sul territorio conteso del Sahara occidentale. Territorio dove è da poco ripreso il conflitto [1] con il popolo saharawy che da decenni reclama l’indipendenza.

Il Marocco diventerà il quarto Stato arabo – dopo il Bahrein, Sudan e Emirati Arabi – a consolidare relazioni più calde con Israele per stabilizzare il Medio Oriente e il Nord Africa. “L’accordo richiederà al Marocco di aprire piene relazioni diplomatiche e formalizzare i legami economici con Israele. Consentirà anche sorvoli del suo spazio aereo e voli commerciali diretti verso gli aeroporti marocchini da Tel Aviv” ha dichiarato il consigliere di Trump,  Jared Kushner.

Il segretario generale Antonio Guterres ha sottolineato che la posizione dell’Onu sul Sahara Occidentale “non cambia” nonostante il riconoscimento da parte dell’Amministrazione Trump della sovranità del Marocco sulla regione contesa tra le autorità di Rabat e il Fronte Polisario dei ribelli indipendentisti. Nel mentre, il movimento di indipendenza del Fronte Polisario ha condannato senza mezzi termini la dichiarazione di Trump a sostegno del governo marocchino sulla contesa regione.