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Covid: anche l’Italia ferma gli allevamenti di visoni

Segnalata anche in Italia la presenza del nuovo coronavirus in un allevamento di visoni. Con un’ordinanza, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha disposto la sospensione delle attività, in tutti gli allevamenti presenti sul territorio nazionale, fino a febbraio 2021. La misura, emanata in via preventiva, deriva però dalla scoperta di un ceppo di Sars-Cov2 mutato in un allevamento danese. Qui per la prima volta, dopo essere stato trasmesso dall’uomo ai visoni, il virus è stato veicolato nella direzione opposta, dagli animali agli allevatori. La mutazione rinvenuta preoccupa: indebolendo la capacità dell’organismo di generare anticorpi, potrebbe compromettere l’efficacia di un eventuale vaccino.

I focolai di coronavirus negli allevamenti di visoni hanno già messo a dura prova le autorità sanitarie in Danimarca dove verranno abbattuti circa 17 milioni di capi. Oltre due milioni sono invece gli animali da pelliccia abbattuti nei Paesi Bassi, a seguito della rilevazione di almeno 149 focolai. Il virus nei visoni è stato, ad oggi, registrato anche in Spagna, Grecia, Stati Uniti, Svezia e Francia mentre la Polonia, terzo produttore mondiale di pellicce, ha avviato uno screening di massa in tutti gli allevamenti del paese.