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Presidenziali Usa, caos in attesa dei risultati: scontri e arresti in varie città

Nell’attesa di scoprire il prossimo Presidente degli Stati Uniti d’America, in varie città è scoppiato il disordine. In molte città ci sono state dimostrazioni contro Trump, dove i manifestanti chiedevano il conteggio regolare di tutti i voti. E’ successo nella notte a Portland, dove la Polizia ha arrestato una decina di persone armate e a New York dove sono stati 50 i fermi e centinaia le confische di armi, secondo i comunicati della polizia. Attivisti anti-Trump hanno protestato anche ad Atlanta, Detroit e Oakland. Alcuni sostenitori di Donald Trump, invece, si sono radunati all’esterno di un centro elettorale in Arizona (stato chiave per le elezioni) intonando il coro “fermate il conteggio” e agenti antisommossa sono stati chiamati in via preventiva.

Il caos sarebbe scoppiato a seguito dei discorsi alla nazione dei candidati: Joe Biden con un discorso quasi di vittoria, Donald Trump dichiarandosi vincitore anche negli Stati ancora incerti e invocando un ricorso alla Corte suprema per frode elettorale. Ai democratici, mancherebbero solo sei grandi elettori per vincere sui repubblicani. Tuttavia il destino delle elezioni è ancora in bilico su Nevada, Georgia, North Carolina e Pennsylvania che saranno decisivi.