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Il Kirghizistan sprofonda nel caos: coprifuoco e carri armati nelle strade

Kirghizistan, dopo le proteste nei giorni scorsi a causa delle elezioni politiche che hanno visto trionfare due partiti filo-governativi ma successivamente annullate per un broglio elettorale, è ora nel caos. Il governo ha schierato carri armati in tutta la città di Biškek, emanando uno stato di emergenza e il coprifuoco per almeno 15 giorni, senza ancora sapere se i militari obbediranno.
Misure adottate per cercare di fermare gli scontri tra le due fazioni politiche.

Atambayev ex presidente che era stato liberato nei giorni scorsi giorni dai manifestanti, detenuto in carcere con l’accusa di corruzione dopo essere stato eletto premier dell’opposizione dagli stessi manifestanti, è sceso in piazza per chiedere ai cittadini di protestare pacificamente. Poco dopo il suo discorso un sostenitore dell’attuale governo ha cercato di sparargli mentre l’ex presidente andava via nella sua macchina. Anche la Russia ha espresso la sua opinione tramite il portavoce del Cremlino affermando “la situazione è da stabilizzare prima che scivoli nel caos più totale”, ma ancora non ci sono state azioni per regolarizzare la situazione.