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Nigeria: condannato a morte per una canzone

Yahaya Sharif-Aminu, cantante di 22 anni detenuto nella prigione di Kano (Nigeria), potrebbe essere impiccato in qualsiasi momento, per aver diffuso una canzone considerata blasfema contro il profeta dell’Islam.
La pena di morte per blasfemia è prevista dalla Shari’a, la legislazione islamica in vigore in molti degli stati settentrionali della Nigeria. Personaggi influenti e leader religiosi stanno facendo pressione affinché l’esecuzione avvenga il prima possibile.

L’uso della pena di morte per blasfemia, tuttavia, viola gli obblighi della Nigeria ai sensi del Patto internazionale sui diritti civili e politici, che limita l’uso della pena capitale ai “crimini più gravi” (come l’uccisione intenzionale). Il Governo Centrale, quindi , dovrebbe annullare il giudizio di colpevolezza e la condanna all’impiccagione di Yahaya Sharif Aminu.